Piano Transizione 5.0
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 19 del 2 marzo 2024, cosiddetto “Decreto PNRR” che
nell’ambito del Piano Transizione 5.0, introduce un credito di imposta, per le imprese che effettuano negli
anni 2024 e 2025 nuovi investimenti in strutture produttive sul territorio nazionale nell’ambito di progetti
di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici.
Il Decreto PNRR è entrato in vigore il 2 marzo 2024 e dovrà essere convertito in legge entro il 1° maggio 2024.
Il Decreto PNRR è entrato in vigore il 2 marzo 2024 e dovrà essere convertito in legge entro il 1° maggio 2024.
Gli investimenti devono rientrare in progetti innovativi e avere ad oggetto beni strumentali nuovi, materiali e immateriali (cfr. allegati A e B annessi alla legge 232/2016, si tratta dei beni cd. “industria 4.0” che comprendono, ad esempio, sia i macchinari che i software) interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione, che conseguano, rispetto all’esercizio precedente, una riduzione:
• non inferiore al 3% dei consumi energetici della struttura produttiva;
in alternativa• non inferiore al 5%, dei consumi energetici dei processi interessati.ore 13:00 del 9 luglio 2024.
Nell’ambito dei progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi
energetici, sono inoltre agevolabili le spese per la formazione del personale per l’acquisizione di
competenze nella transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.
Il riconoscimento del contributo è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da
un valutatore indipendente, secondo criteri e modalità individuate con l’emanazione del decreto del
Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che rispetto all’ammissibilità e al completamento degli
investimenti, attesta:
• ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti;
• ex post, l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante e l’avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
• ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti;
• ex post, l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante e l’avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Per l’accesso al beneficio occorre presentare una istanza telematica al GSE con descrizione del progetto
di investimento, del costo e con l’invio delle certificazioni sulla riduzione dei consumi.
L’impresa deve anche aggiornare periodicamente il GSE sull’andamento dell’investimento. Il GSE indica al Ministero delle Imprese e del Made in Italy le imprese che hanno fatto richiesta del credito e l’importo richiesto e trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese beneficiarie e l’ammontare del credito.
L’impresa deve anche aggiornare periodicamente il GSE sull’andamento dell’investimento. Il GSE indica al Ministero delle Imprese e del Made in Italy le imprese che hanno fatto richiesta del credito e l’importo richiesto e trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese beneficiarie e l’ammontare del credito.
I crediti di imposta della Transizione 4.0 restano comunque in vigore per chi effettua investimenti in
digitalizzazione che non producono però un predeterminato risparmio energetico. In relazione ai
medesimi costi ammissibili, le due agevolazioni non saranno cumulabili tra loro.
Il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione, in un’unica rata, presentando il modello F24. L'eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in cinque rate annuali di pari importo.
Il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione, in un’unica rata, presentando il modello F24. L'eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in cinque rate annuali di pari importo.